In molti casi perdere peso può essere molto difficile: l’insuccesso dipende dalla nostra mente. Infatti, il metabolismo mentale dimostra l’elevata connessione tra il corpo e la mente.
Molto spesso si seguono diete “miracolose” senza però ottenere gli effetti desiderati. Il senso di frustrazione genera un umore negativo e deflesso.
Come fare per perdere peso
Perdere peso non è solo una questione di chili o di calorie assunte. E’ molto più di questo. Dimagrire implica anche un coinvolgimento mentale e psicologico poiché la voglia di mangiare è legata alla nostra facoltà di pensare.
Quando l’organismo è soddisfatto libera le endorfine, che incidono sui livelli di buon umore, facendo sentire la persona creativa e piena di energia.
Al contrario, quando l’organismo è insoddisfatto, frustrato, di cattivo umore, tende a “pensare al cibo” come strumento per eliminare queste sensazioni spiacevoli.
“Il comportamento alimentare non può essere regolato solo da una dieta. Diversi studi hanno dimostrato che seguire solamente una dieta non è sufficiente per un adeguato mantenimento del peso-forma nel lungo termine. Infatti, il 65% delle persone che seguono una dieta recupera tutto il peso perduto nei 3 anni successivi; inoltre, i numeri aumentano se la dieta è stata particolarmente restrittiva: in questo caso, solo il 5% riesce a mantenere il peso perduto.”
(Gary D. Foster et alii, “Weight and Metabolic Outcomes After 2 Years on a Low-Carbohydrate Versus Low-Fat Diet. A Randomized Trial” – Ann Intern Med. Aug 3, 2010; 147–157.)
Dieta e psicoterapia
Proprio perché il comportamento alimentare è influenzato anche da fattori psicologici, la psicoterapia
ha l’obiettivo di aiutare la persona a prendere coscienza delle emozioni e dei pensieri “negativi” di sottofondo che molto spesso causano fame emotiva, abbuffate e fallimento della dieta.
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Dott.ssa Martina Crespi